PALERMO. Per comprendere meglio il successo di misura, il quinto consecutivo, del Castellammare a Palermo bisogna vedere dove finiscono i meriti dei trapanesi e iniziano i demeriti dei Delfini. Per i ragazzi di Perricone è stata una giornata storta dall’inizio alla fine. Innanzitutto l’assenza di Butera, squalificato, come quella di Scarpaci, in non perfette condizioni fisiche e quindi in panchina, hanno aiutato i ragazzi di Galatioto. Gnoffo e Calderone al centro hanno sofferto per gran parte dell’incontro le sortite tanto di Norfo, quanto di Trapolino che hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Dopo il palo colpito da Arlotta c’è stata la conclusione di Trapolino respinta da Muratore. A rompere gli indugi ci ha pensato Norfo al 25’. Nella circostanza, il cross di Agueci, lasciato incolpevolmente solo da Di Vincenzo sulla fascia, è stato millimetrico per Norfo che di testa ha anticipato l’uscita di Muratore. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI TRAPANI DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA