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Trapani cerca una partenza sprint col Mantova

Coach Lardo suona la carica: «Dovremo conquistarci l'affetto della gente con le prestazioni, come abbiamo già fatto»

TRAPANI. Comincia stasera al Palauriga contro Mantova (inizio alle 18), l'avventura della Pallacanestro Trapani nel campionato di A-2 Gold. Comincia con una partita dura, Mantova è un'ambiziosa neopromossa, che farà da prologo ad un avvio di stagione altrettanto duro.

Trapani, squadra nuova per sei decimi, si presenta all'esordio reduce da un precampionato in cui ha perso molto, ma per scelta, avendo privilegiato incrociare pesi massimi in amichevoli e tornei. «Volevo che la squadra si misurasse subito con impegni proibitivi - dice coach Lino Lardo -, tutta fatica che verrà utile in seguito. La squadra è rinnovata e si è parlato molto dei nuovi arrivati, ma io credo che il salto di qualità lo consentiranno i confermati, che con la loro esperienza potranno trascinare i compagni».
Lardo disegna le differenze con la squadra dell'anno passato: «Come l'anno scorso, non ci siamo sbagliati sulla scelta degli uomini. Tecnicamente, invece, penso che questa abbia margini di miglioramento più ampi, sia individualmente che di squadra. Siamo più lunghi e siamo forse un po' più indietro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma col tempo arriveremo più avanti». Mantova, che ha confermato il coach del trionfo in Silver, schiera Rullo come play, l'esperto Robert Fultz guardia, e poi Moraschini in ala piccola, in ala grande il nazionale svedese Gaddefors e in area l'americano Jefferson. Dalla panchina, Amoroso, Maccaferri, il '94 Landi, vivaio Virtus Bologna (tra gli under di cui si parlò in estate d'un approdo a Trapani) e infine Mazic e Stanzani. «Squadra giovane, molto motivata, che ha conservato la continuità della guida tecnica. Se si lasciano giocare, possono diventare molto pericolosi», osserva Lardo.
Ogni esordio porta con sé tensione ed aspettative: «Dovremo conquistarci l'affetto della gente con le prestazioni, come abbiamo già fatto. Stasera spero che la concomitanza con Juve-Roma non ci danneggi. Per quanto riguarda la tensione, cerco sempre di capire quando la squadra è carica o meno, e vedo che i ragazzi hanno tanta voglia di cominciare. Non c'è bisogno quindi di alimentare la tensione, ogni giocatore deve concentrarsi per fare al meglio le cose che gli sono richieste».
Una carrellata su alcuni dei protagonisti: «Evans sarà la nostra scheggia impazzita, un po' com'era Lowery, Bossi metterà a frutto l'esperienza accumulata l'anno scorso, Renzi può fare la differenza e affermarsi come uno fra i più forti nel suo ruolo, Bray ha una maturità incredibile per un ragazzo di 22 anni, ha molti punti nelle mani ma da oggi dovrà abituarsi alle difese tattiche che cercheranno di metterlo in difficoltà».

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