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La morte di Bulgarella, il ministro Crosetto: «È stato perseguitato dallo Stato»

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto partecipa a "A 10 anni dalla nascita Costruiamo l'Italia del Futuro: la festa di Fratelli d'Italia per il decennale dalla fondazione a Piazza del PopoloRoma, 16 dicembre 2022. ANSA/FABIO CIMAGLIA

«Oggi è morto Andrea Bulgarella, imprenditore coraggioso che è stato perseguitato in modo vergognoso e inaccettabile dal suo Stato, il nostro Stato. Inquisito, diffamato, messo in ginocchio, alla fine è stato assolto da tutte le infamità che avevano cercato di attribuirgli e con le quali gli hanno reso un calvario gli ultimi 20 anni di vita. Avevo avuto l’onore di conoscerlo e mi aveva raccontato le sue assurde ed inimmaginabili vicende. L’accanimento, senza giustificazione, di magistratura, della Banca d’Italia, dell’agenzia delle entrate verso un uomo che se non fosse nato nella stessa terra dove è nata la mafia, (che è una targa di infamia straordinaria per bollare un innocente che si vuole distruggere) forse oggi sarebbe vivo e sarebbe il maggior imprenditore turistico italiano, lo ha massacrato. Ma mai piegato. Mai sconfitto. Perché era innocente ed era un guerriero». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto su X.

«Bulgarella ha raccontato alcune delle ingiustizie subite in tre libri. Io li ho letti. Sono libri che ti fanno ribollire il sangue perché non c’è nulla di così devastante per chi creda nella democrazia e nelle istituzioni come quando è lo Stato che diventa oppressore. Addio, Andrea Bulgarella. Le chiedo scusa io, che oggi pro tempore rappresento lo Stato che l’ha ingiustamente ferita, per ciò che lei ha subito. Che Dio perdoni le persone che con la loro ignavia, con la loro protervia, con la loro superficialità, con la loro pigrizia, con la loro disonestà, le hanno fatto ingiustamente tanto male», conclude Crosetto.

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