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A Trapani giunti da tutt’Italia, è il giorno del corteo di Libera

In marcia fino a piazza Vittorio Emanuele, dove verranno scanditi dal palco i 1.101 nomi delle vittime della mafia

Don Luigi Ciotti
Don Luigi Ciotti

Trapani ieri ha accolto i familiari delle vittime innocenti delle mafie giunte da ogni parte della Penisola, che stamane si ritroveranno fianco a fianco a percorrere la città in occasione della trentesima Giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera. A dare il benvenuto il prefetto Daniela Lupo e il sindaco Giacomo Tranchida. «Libera ha un dono grandissimo - ha detto il prefetto Lupo rivolgendosi ai familiari - quello di avervi messo insieme, di fare rete, di arrivare sui territori, di coinvolgervi. Abbiamo vissuto fin dal 31 di ottobre scorso con don Ciotti questi cento passi. Siamo stati insieme, il territorio ha risposto bene. La mafia è stata molto democratica ha colpito tutti. Oggi però voi famiglie ci date la forza per andare avanti».

Per molti dei familiari giunti a Trapani si è trattato della loro prima esperienza a cominciare da Marene Ciaccio Montalto, figlia del magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto ucciso a Valderice il 25 gennaio 1983. Sono 1.101 i nomi che oggi verranno scanditi dal palco di Piazza Vittorio Emanuele. Tutti verranno ricordati perché Libera si è impegnata a non lasciare nell’oblio nessuno di loro. Lo devono a chi è morto e a chi è rimasto, ai sopravvissuti. E a Trapani è arrivata anche la famiglia di Mauro Rostagno, sociologo e giornalista ucciso a Lenzi il 26 settembre 1988.

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