È stata chiamata la “coperta della pace” quella che è stata cucita a mano dalle donne musulmane del “Progetto donna” e dalle donne siciliane dell’associazione “Palma Vitae” di Castelvetrano, presentata ieri nella sede della Fondazione “San Vito Onlus” di Mazara del Vallo, alla vigilia della Giornata internazionale della donna che si celebra oggi. La coperta di lana è nata nell’ambito del progetto “Intreccio di maglia” che ha visto insieme le donne musulmane che frequentano la Fondazione e quelle che collaborano con “Palma Vitae”.
«L’obiettivo è stato quello di includere, creare unione attraverso laboratori, imparando, perché no, anche antiche tradizioni come quella del cucito a mano. Con questa coperta si è voluto lanciare un messaggio di pace chiaro», ha detto Giusy Agueli che guida “Palma Vitae” e lavora per il “Progetto donna”. È stata Giovanna Triolo di Castelvetrano a fare da insegnante per la lavorazione a mano della lana.
«Io l’ho imparata da mia mamma che era una ricamatrice – racconta – poi, nel tempo libero che avevo dopo l’insegnamento, mi sono dedicato a questo passatempo artistico». Negli anni Giovanna Triolo ha realizzato maglioni, fascia colli, coperte. Afef, Raja, Manel, Fathia, queste alcune delle donne musulmane, hanno imparato a cucire col punto legaccio. E così hanno realizzato i piccoli mattoni di lana poi cuciti insieme sino a realizzare la grande coperta con la scritta pace. Al termine del laboratorio c’è stato spazio anche per uno scambio culinario tra i piatti del Maghreb e quelli siciliani: cous cous e dolci condivisi insieme in una festa alla presenza del presidente della Fondazione, Vito Puccio.
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