È la prima esperienza a mettere in pratica le nuove linee guida del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica varate a fine 2024, che vede già l’adesione di otto soggetti istituzionali e 19 fra associazioni di categoria e imprese e altre ancora si stanno aggiungendo, per costruire entro il 2026 il dossier della candidatura al Mab Unesco delle «Saline di Sicilia». Lo dice il comitato promotore che sostiene la candidatura.. Per la prima volta, infatti, c’è un Comitato promotore che vede insieme una Regione, quella siciliana, e una Camera di commercio, quella di Trapani (in collaborazione con Unioncamere Sicilia), più i quattro Comuni coinvolti (Trapani, Misiliscemi, Paceco e Marsala) e il Libero consorzio di Trapani e il Wwf, gestori delle due Riserve regionali inserite nel progetto, e che ha proposto al Comitato nazionale MAB del Mase e, a seguire, lo farà all’apposito Segretariato dell’Unesco a Parigi, la candidatura di un’area umida costiera, quella delle saline di Trapani e Paceco (con Misiliscemi da inserire con norma nel nome istitutivo) e delle saline di Marsala al programma «MAB-Riserve della Biosfera» dell’Unesco. Sarebbe la prima «Riserva della Biosfera» MAB in Italia ubicata lungo la costa, e la prima in Sicilia. «Oggi - ha commentato Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia e commissario straordinario della Camera di commercio di Trapani - il nostro territorio ha ritrovato un’unità, perseguita per decenni, perché tutti hanno condiviso un progetto voluto e desiderato da tutti, che pone le basi per uno sviluppo sostenibile delle attività produttive e del turismo, della formazione e della ricerca, attorno ad un patrimonio naturale unico che va tutelato, ma anche valorizzato e fatto conoscere ad un mondo che neanche sa dove sia Trapani. L’ente camerale sostiene il progetto con un finanziamento triennale per garantirne la continuità, ma il Comitato è aperto all’ingresso di chiunque voglia contribuire con proprie idee e iniziative».