MARSALA. C’erano ragazzi di varie parti del mondo, sabato pomeriggio, nella Chiesa Madre di Marsala. Sono arrivati da Spagna, Gran Bretagna, Ungheria, Cina, sud-est asiatico (Thailandia) e dal Sudamerica per assistere al matrimonio di due loro amici, il marsalese Stefano Bongiorno e la spagnola Dàmaris Bazan, originaria di Pamplona (la città capoluogo della Navarra, famosa «corrida» di San Firmino, la corsa dei tori tra le strade del centro).
Sposi e invitati stranieri sono ragazzi della «generazione Erasmus», quelli che per motivi di studio si incontrano, si conoscono e talvolta si innamorano e si sposano. Quelli che abbattono i muri tra le nazioni, le diverse etnie e culture, al contrario di quanti vorrebbero erigerli in nome di biechi nazionalismi.
«L’Erasmus – dice Stefano Bongiorno, avvocato, che dieci anni fa è volato a Madrid, dove adesso lavora nel prestigioso studio legale Garrigues, uno degli studi di diritto internazionale i più importanti del mondo con sedi in diverse le capitali del globo - è stato solo il punto di partenza che ha dato una svolta alla mia vita. Metaforicamente potremmo comparare l’Erasmus con un il punto di partenza di un viaggio in treno iniziato nel 2008 con distinte stazioni: Pamplona, Salamanca, Madrid, Blackpool. Il mio treno a poco a poco è diventato sempre più affollato, la prima a montare è stata la mia sposa, Dámaris. E dopo di lei, ad ogni stazione, si sono aggiunti i nostri amici con cui abbiamo avuto la fortuna di festeggiare il nostro matrimonio, persone di diverse nazionalità. Per citarne alcune: spagnola, cinese, inglese, coreana, ungara, tailandese, etc... che hanno arricchito le nostre vite ed hanno aperto nuovi orizzonti!».
Per il giovane avvocato marsalese, il lavoro in terra iberica (oltre all’amore) è il frutto, naturalmente, di sforzi e sacrifici profusi negli studi giuridici. Approdando allo studio legale Garrigues, che ha uffici in Spagna, Portogallo, Londra, New York e altri nove paesi. Fondato nel 1941, lo studio ha esperienza in un'ampia gamma di settori, dalle aree di pratica tradizionali ai più recenti campi legali. E dal luglio 2015, è il secondo studio legale, per fatturato, d’Europa. E l’arrivo a Marsala di tanti amici e colleghi da mezzo mondo per il suo matrimonio (in chiesa, la prima lettura è stata in lingua spagnola) è stato un ulteriore motivo di soddisfazione. In un certo senso, il «coronamento» dell’amore italo-spagnolo è stata anche un’occasione per far conoscere Marsala a persone arrivate da lontane latitudini, mischiate, tra le navate della Chiesa Madre, ai parenti degli sposi. Più numerosi, naturalmente, quelli locali, incuriositi e divertiti da tanta multietnica folla.(*API*)
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia