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Salemi, scuole senza riscaldamento. I genitori: «Ritiriamo i nostri figli»

Caldaie spente al plesso Giammuzzello, al San Leonardo, alla Leonardo Da Vinci e al comprensivo Garibaldi

SALEMI. Impianti di riscaldamento spenti in alcune scuole di Salemi. Monta la protesta dei genitori, disposti a «non far frequentare i nostri figli fino a quando non s’interverrà». Ad essere interessate dal disagio la scuola materna plesso Giammuzzello del comprensivo «Giovanni Paolo II», la scuola media plesso San Leonardo e la scuola materna ed elementare plesso «Leonardo Da Vinci» del comprensivo «Giuseppe Garibaldi». A patire il gelo, visto che nell’ultima settimana la colonnina di mercurio nel centro belicino ha sfiorato i 2 gradi, oltre 700 alunni, tra cui i piccolissimi delle scuole materne. È il caso dei circa 40 alunni del plesso Giammuzzello costretti a stare in classe indossando giubbotti, sciarpe e copricapo. A riscaldare l’ambiente, la cui temperatura è sotto i 10 gradi, sono le stufette a termosifone che le insegnanti hanno portato da casa loro. Stufe che però non sono sufficienti a tenere caldi 500 metri quadri. Ciò non fa altro che agevolare la diffusione di virus influenzali e tosse. Nella medesima situazione versano i piccoli allievi della scuola materna ed elementare del plesso «Leonardo da Vinci», circa 200, anch’essi senza riscaldamento. Stessa sorte è toccata ai più grandi delle scuole medie plesso «San Leonardo» che per ripararsi dal freddo portano con sé plaid e scaldini. La mancata attivazione dell’impianto di riscaldamento ha generato la protesta dei genitori. A tal proposito ieri i genitori si sono recati negli appositi uffici comunali per far presente la problematica. Sempre nel pomeriggio di ieri era previsto un sopralluogo dell’ingegnere Giuseppe Placenza dell’ufficio manutenzione dell’Ente presso i locali del comprensivo «Giuseppe Garibaldi», dove avrebbe dovuto incontrare il dirigente scolastico Salvino Amico. Il problema riguarderebbe il mancato adeguamento che non consente l’attivazione dell’impianto che potrebbe mettere a rischio l’incolumità di studenti e docenti. Sulla questione, l’ingegnere Placenza riferisce: «Da anni chiedo di inserire le somme nel bilancio per adeguare le caldaie dei plessi Giammuzzello, San Leonardo, Leonardo Da Vinci e Montanari, ma l’amministrazione precedente ha preferito fare altro. Non essendo a norma gli impianti, né il sottoscritto né la ditta che si occupa della manutenzione vuol prendersi la responsabilità di attivarli. La commissione straordinaria che attualmente gestisce l’Ente - aggiunge - ha inserito delle somme per l’intervento ed entro le prossime ore redigerò l’atto di indirizzo».

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