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Trapani, la formazione la decide... il giudice sportivo

TRAPANI. Il turno di squalifica che è stato inflitto per somma di ammonizioni a capitan Luca Pagliarulo e a Luca Nizzetto comporterà lo stravolgimento di un assetto che, nelle prime tre partite del girone di ritorno, ha dato, al Trapani, nonostante il pareggio, con rimpianti, contro l’Avellino, 7 punti e un buon equilibrio di squadra. Per quanto, sempre nel confronto con gli irpini, la fase offensiva sia stata poco efficace.

Vero è che i granata non hanno subìto gol, ma non ne hanno neanche segnati, mentre nelle precedenti due partite, contro il Novara e a Vercelli, anche se erano andati in svantaggio, erano stati capaci di fare bottino pieno in rimonta, realizzando, rispettivamente, due e tre reti. Il tutto in virtù di un 4-3-1-2 molto elastico per la duttilità di Nizzetto, piazzato inizialmente alle spalle di Igor Coronado e Nicola Citro, e al girovagare ragionato dell’italo brasiliano, nonché per la solidità di una difesa nella quale Pagliarulo si è mostrato a suo agio anche sul centrosinistra, accanto ad un Anton Kresic in crescita costante e con un «Lito» Fazio che, come terzino destro, non ha denunciato gli impacci di inizio stagione in questo ruolo. Per non dire di Pietro Visconti che, impiegato in luogo dell’acciaccato Simone Rizzato, si è guadagnato la conferma con buone prestazioni, pur non avendo le qualità in fase di proposizione del giocatore sostituito.

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