
Due interrogazioni parlamentari sono state presentate dalla senatrice Cinque Stelle Emma Pavanelli e da Davide Faraone di Italia Viva per riportare all’attenzione il «caso» dell’imprenditore trapanese Andrea Bulgarella. Le interrogazioni, indirizzate al ministero dell’Interno e al ministero dell’Economia, chiedono se «siano ancora attive segnalazioni o provvedimenti che impediscono a Bulgarella di accedere ai servizi bancari e finanziari, nonostante sia stato prosciolto da ogni accusa».
Le iniziative sono state rese note dall’imprenditore, ex presidente del Trapani calcio, con un comunica stampa. «La mia colpa? Aver denunciato - scrive -. Ho presentato oltre venti esposti, dal 1980 ad oggi. Eppure, nonostante il mio impegno e le archiviazioni che hanno confermato la mia innocenza, continuo a pagare un prezzo altissimo».
La vicenda processuale di Bulgarella si è chiusa con l’archiviazione da tutte le accuse «ma - afferma l’imprenditore - continua ad avere effetti negativi sui miei conti bancari». Nel febbraio di quest’anno l’imprenditore aveva inviato un memoriale alle più alte cariche dello Stato denunciando depistaggi, collusioni e inerzie istituzionali. «Se non mi ha ucciso la mafia, non ci riuscirà lo Stato. Ma il silenzio, quello sì, fa più male delle minacce», scrive.
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