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Azione legale dei sindacati contro la Regione per la gestione della diga Trinità

La diga Trinità

ConfSal, Copagri e FederAgri hanno avviato «un’azione legale risarcitoria contro la Regione Siciliana e gli enti preposti alla gestione della diga Trinità, per i danni causati dalla siccità negli ultimi anni». I sindacati agricoli chiedono il «riconoscimento dei danni subiti dalle aziende servite dal bacino idrico, imputabili all’inefficienza gestionale della diga, che ha falcidiato i raccolti e compromesso intere colture. Milioni di ettolitri d’acqua, che avrebbero potuto salvare le produzioni, sono stati irresponsabilmente sversati in mare, mentre il settore agricolo affrontava carenze idriche insostenibili».

"La vicenda è l’ennesimo esempio della cattiva gestione delle risorse idriche siciliane. - affermano - Per anni, la diga Trinità è rimasta sottoutilizzata. Solo recentemente, grazie alla perizia dell’ingegnere Salvatore Miliziano, si è accertato che l’invaso non presentava rischi strutturali tali da giustificare lo sversamento dell’acqua. Un’informazione arrivata troppo tardi per gli agricoltori, che hanno già subito perdite ingenti: uliveti e vigneti secchi, raccolti compromessi e danni economici incalcolabili».

Cipriano Sciacca (ConfSal Sicilia), Enzo Daidone (ConfSal Trapani), Pino Aleo (Copagri) e Michele De Maria (FederAgri) hanno inviato un documento sindacale alle aziende agricole del comprensorio irriguo della Diga Trinità-Castelvetrano, con copia al Presidente della Regione Renato Schifani, all’Assessore Regionale all’Energia, ai dirigenti del Dipartimento Acque e Rifiuti e all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico per chiedere di «risarcire le aziende danneggiate da questa negligenza amministrativa».

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