Trapani è autonoma dal punto di vista idrico e ha persino la capacità di aiutare altri comuni in caso di necessità. L’amministrazione Tranchida pensa di chiedere altri finanziamenti e far connettere alla condotta altri comuni come Castelvetrano, Alcamo, Erice e Paceco. Gli accordi tra amministrazioni che faranno poi parte di questa «rete idrica solidale» verrebbero gestiti insieme all’Ati idrico.
«Stamattina (16 agosto per chi legge, ndr), dai nostri pozzi emunti a Bresciana - conferma Orazio Amenta (nella foto), dirigente del Servizio Idrico di Trapani -, abbiamo prodotto 250 litri al secondo. Al cisternone di San Giovannello ne sono arrivati 155, a cui si aggiungono i circa 11 litri al secondo prodotti dal pozzo Madonna. Un totale di circa 170 litri al secondo attualmente disponibili per la città. Un dato che non si registrava da almeno 10 anni. In tutto questo, Trapani non ha attinto a Siliacque, e per questo è completamente autonoma nella produzione di acqua, almeno da quando ci sono io, circa due anni». Continua l’azione di monitoraggio per evitare sfruttamenti eccessivi delle falde, con il rischio di poter inquinare l’acqua potabile ed a uso domestico con acqua di mare. Con la collaborazione dei tecnici di Siciliacque, è stato inoltre effettuato un idrocensimento per monitorare le perdite lungo la condotta. Nel primo chilometro e mezzo da Bresciana si è individuata una perdita costante di 7 litri al secondo, con il sospetto di un allaccio abusivo che però, al momento non è stato individuato. Così come a valle, nel tratto provinciale Mazara-Erice non è stata ancora individuata la perdita che ha allagato strada e terreni negli ultimi tre mesi. Monitorata e sondata costantemente, la strada verrà aperta al traffico. La viabilità sarà a doppio senso di marcia e regolata da un semaforo: i lavori inizieranno fra due settimane, quando la stagione estiva si avvia verso la fase finale. Intervenire infatti significherà interrompere l’erogazione dell’acqua nel trapanese, essendo questa condotta l’unica che disseta la città.
Il Comune di Trapani sta quindi continua a lavorare per garantire il servizio idrico nonostante le difficoltà. Il Comitato Cittadino ha sollevato dubbi sull’attivazione dei pozzi, ma il Comune conferma che sono attivi. Un problema burocratico ha portato a considerare le spese come debito fuori bilancio.
«L’emergenza idrica solleva da alcuni limiti temporali – conclude Amenta -. Visto il momento delicato, proporrò all’amministrazione, di procedere con denuncia penale per procurato allarme, a chiunque diffonda notizie false e fomenti polemiche non fondate».
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