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Scontro nel Pd a Trapani, Venuti e Villabuona contestano un’iniziativa di Safina

La presentazione della sua area politica mascherata da evento di partito», dicono il segretario provinciale e la presidente dell'Assemblea degli iscritti. Il deputato ribatte: «Si tratta di un dibattito al quale tutti possono partecipare. Pensino a costruire unità»

È scontro nel Pd di Trapani attorno a un evento previsto per sabato 27 aprile in un hotel organizzato dal parlamentare regionale Dario Safina. Ad attaccarlo sono il segretario provinciale del partito, Domenico Venuti, e la presidente dell’assemblea provinciale degli iscritti, Valentina Villabuona: «Rimaniamo perplessi - dicono per la presentazione dell’area politica dell’onorevole Safina mascherata da evento di partito».

La contestazione

Secondo i due dirigenti «è legittimo costruire un’area politica, e magari provare anche a riportare in auge "il partito dell’onorevole", ciò che è imbarazzante è farlo non dichiarandolo e tappezzando le città di manifesti che inducono a pensare che sia un’iniziativa del Pd». Secondo Venuti e Villabuona, si tratta di «un tentativo maldestro di delegittimare gli organismi di partito regolarmente eletti, come purtroppo - evidenziano - è avvenuto ciclicamente dall’elezione di Safina, che evidentemente non ha ben compreso la differenza tra le elezioni regionali e il congresso».

Il segretario provinciale e la presidente dell’Assemblea del Pd poi aggiungono: «Il contributo di Safina sarà sempre ben accetto, quando deciderà di confrontarsi negli organismi e nel rispetto dei ruoli, mettendo a disposizione il suo ruolo di parlamentare». E ancora: «Avremmo gradito il contributo dell’onorevole Safina anche in un momento così complesso per mantenere aperta la sede provinciale del Pd, che, invece, chiuderà il 30 aprile per sua esclusiva responsabilità».

La replica di Safina

Safina ribatte: «Venuti farebbe bene a riprendersi dalla sconfitta delle scorse elezioni regionali e cominciare a ragionare per costruire un partito unitario. La segreteria provinciale del Pd non è la dependance di casa sua e non può trattarla come tale. All’incontro che abbiamo organizzato per sabato 27 aprile è stato invitato, forse voleva riconosciuto il nome sul manifesto per partecipare? Quando è ben visibile a tutti che su quei manifesti non c’è il nome di alcuno, men che meno il mio. È stato pensato come un incontro dibattito dove ognuno avrà la possibilità di dire la sua, con lo stesso peso e sullo stesso piano».

E ancora: «In questo ultimo anno e mezzo - dice Safina - Venuti a Villabuona hanno organizzato il partito come una clava contro un gruppo di iscritti militanti che hanno legittimamente sostenuto il nostro modo di fare politica. Ricordo che hanno sostanzialmente provato a farci perdere a Trapani delegittimando, in più occasioni, il lavoro di quanti si sono avvicinati a noi. Nessun trasformismo da parte nostra, ma piuttosto da parte di chi ha provato a far vincere a Trapani la destra, sedendosi ai tavoli con altre forze politiche pur di farci perdere», conclude Safina.

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