Dario Safina, 48 anni, è stato eletto all'Ars nelle file del Pd nel 2022 con 5412 voti di preferenza alle ultime elezioni regionali. Avvocato, esponente di spicco dei dem prima a Trapani e poi a Palermo, il deputato regionale, finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e turbativa d’asta, era assessore comunale ai Lavori pubblici nella prima giunta dell’attuale sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.
Tranchida lo ha voluto al suo fianco nominandolo assessore dopo la sua elezione nel 2019, mantenendolo poi come consulente quando Safina si dovette dimettere nel 2022 per la corsa all’Ars. Dario Safina, in quel caso, era espressione della lista Cambia-Menti.
La sua elezione all'Ars aveva visto anche il ricorso presentato dal sindaco di Salemi Domenico Venuti, pure del Pd. Venuti, aveva chiesto di accertare l'ineleggibilità alla carica di deputato all’Ars del compagno di partito, eletto alle elezioni regionali del 25 settembre 2022 con 143 voti in più. Il Tribunale civile di Palermo, in camera di consiglio, a gennaio scorso aveva rigettato il ricorso di Venuti. Il ricorrente era stato il primo dei non eletti e aveva affidato il ricorso alle motivazioni che Safina, era stato assessore e poi consulente del sindaco di Trapani e presidente del Circolo del tennis di Trapani.
L’ennesimo terremoto politico-giudiziario quello di Trapani, dopo che il mese scorso era finita ai domiciliari l’attuale presidente del Consiglio comunale per una indagine di corruzione dentro l’Asp.
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