Inchiesta sulla sanità a Trapani: revocati i domiciliari per il presidente del Consiglio comunale
Operazione Aspide, ancora due misure cautelari modificate dal Tribunale del Riesame di Palermo. Complessivamente il Gip di Trapani ne aveva applicate tredici nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Trapani e condotta dalla guardia di finanza del comando provinciale, relativa a vicende di corruzione e che ha causato un terremoto all'interno dell'azienda sanitaria trapanese. Le nuove disposizioni riguardano la revoca degli arresti domiciliari nei confronti del presidente del Consiglio comunale di Trapani (sospesa dal prefetto) Anna Lisa Bianco (nella foto) e per Attilio Bonavires due dei partecipanti al concorso dell'Asp, assunti con procedura click day nel profilo collaboratore amministrativo professionale in servizio presso il Provveditorato Asp, diretto da Maria Pia Messina (finita in carcere e da qualche giorno ai domiciliari). A Bianco e Bonavires, che lasciano i domiciliari, è stata applicata l’interdizione a dieci mesi dai pubblici uffici. Bianco e Bonavire avrebbero saputo in anticipo i quiz della procedura straordinaria di assunzione prevista per l'emergenza Covid grazie alla presidente della commissione, Maria Pia Messina. Nei giorni scorsi i giudici del riesame di Palermo avevano disposto i domiciliari per l'ex direttore sanitario dell'Asp di Trapani, Gioacchino Oddo e per la Messina, dirigente del provveditorato della stessa azienda sanitaria. Erano tornati liberi da vincoli, anche l'imprenditore di Mazara del Vallo, Giovanni Fullone Iacono, l'ingegnere di Marsala, Antonella Federico, funzionaria dell’Asp, l'ex vice direttore sanitario dell'Asp e primario ospedaliero Carlo Gianformaggio e per il funzionario Asp, Nicola Ganci. Resta ancora da attendere la decisione del Riesame sulla misura cautelare dei domiciliari applicata al coordinatore sanitario Antonio Sparaco.