«Mi dimetto con l'amaro in bocca di chi, vittima quale mi ritengo di essere in questa tragica e assurda vicenda, in questi due anni ha provato a dare qualcosa di importante a questo paese e a questa comunità, mettendo a disposizione professionalità e competenze, ma sperando che i progetti in corso (come ad esempio il piano regolatore generale) possano essere portati a termine da chi mi succederà». È uno dei passaggi della lettera di dimissioni che l'assessore Stefano Tramonte ha presentato al Comune di Campobello di Mazara dopo che il Pd ha deciso di uscire dalla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione.
Dopo la presa di posizione del partito sia a livello regionale sia provinciale, Tramonte si è dimesso anche dal Pd. «Mi dimetto con la testa alta di chi è da sempre contrario e condanna ogni forma di mafia ed illegalità, per cui ho combattuto e combatterò sempre e non saranno certo delle circostanze mediatiche di cattivo gusto e senza fondamento a scalfire la mia integrità», si legge nella lettera dell’architetto Tramonte.
Nel suo studio privato, che gestisce insieme al geometra Giuseppe Lanza, per anni ha lavorato Lorena Lanceri, arrestata perché ritenuta la vivandiera del boss mafioso Matteo Messina Denaro, e ha svolto il tirocinio Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede, arrestata nell’ambito dell’indagine sulla rete di fiancheggiatori dell’ex latitante. «Credo nella giustizia, pertanto mi auguro, per tutta la comunità, che vengano date risposte concrete e condanne esemplari a tutti coloro che hanno fatto del male a questo paese», conclude Tramonte nella missiva.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia