25 progetti relativi al Pnrr già finanziati e 17 già messi a gara, con i cantieri pronti a partire e a tagliare il traguardo nettamente in anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno 2026 prevista per la fine lavori. Il fiore nel deserto del Pnrr, che vede da un capo all'altro dell'Italia tanti progetti fermi ai box e moltiplicarsi le grida d'allarme degli amministratori che temono di mancare l'irripetibile occasione di sviluppo, si chiama Pantelleria, la piccola isola a sud ovest della Sicilia, che punta a cambiare faccia grazie alle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza.
Grazie ai fondi arrivati dall'Europa, Pantelleria vedrà il suo centro storico messo completamente a nuovo, un asilo nido realizzato recuperando un edificio abbandonato e 70 unità abitative di edilizia popolare totalmente ristrutturate ed efficientate. E ancora una serie di progetti, nell'ambito del programma 'Isole verdi', che prevedono opere di efficientamento energetico e idrico, interventi di mobilità sostenibile, miglioramento della gestione del ciclo rifiuti, all'insegna dell'economia circolare e produzione di energia rinnovabile.
Il segreto per il sindaco 5 stelle Vincenzo Campo, sta racchiuso in pochissimi, ma semplici ingredienti: duro lavoro, competenza ed onestà “E soprattutto – dice – uno staff tecnico-amministrativo interno che non ci costringe a rivolgerci all'esterno per redigere i progetti e seguirli. Avere uno staff che opera in house è una grandissima cosa e i risultati si vedono. Speriamo di potere seguire i progetti fino alla loro esecuzione”.
Gli fa eco Angelo Parisi, l'assessore ai Lavori pubblici che sta seguendo passo passo l'evoluzione dei progetti.
“Il caso Pantelleria - dice Parisi - dimostra che più spesso di quanto si crede volere è potere, magari guardando un po' più le carte e meno l'orologio, visto che spesso si è stati costretti a ricorrere allo straordinario. Lo staff che si è occupato della progettazione, tra l'altro, non è nemmeno numericamente grande, si tratta di sei tra tecnici ed amministrativi che hanno anche dovuto fare fronte alle altre pratiche comunali”.
“Perdere il treno del Pnrr – dice Antonio De Luca, capogruppo M5S all'Ars sarebbe una sciagura, specie per la Sicilia, che ha l'irripetibile occasione di recuperare un po' di quel grande gap che la separa dal resto del Paese, grazie ai fondi ottenuti in Europa da Giuseppe Conte. Dobbiamo fare il possibile e anche di più per evitare che si perdano risorse e per far approvare il maggior numero di progetti possibile. Il caso Pantelleria dimostra che ciò è fattibile. Anche la Regione deve darsi da fare, e subito Per questo chiederemo l'istituzione di una commissione speciale all'Ars per affrontare in modo netto, chiaro e trasparente lo stato dei lavori connessi al Pnrr e i problemi che si stanno riscontrando”.
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