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Turismo, ai ferri corti il Distretto della Sicilia occidentale e il Comune di Marsala

Il Tempio E di Selinunte

È polemica tra il Distretto turistico Sicilia Occidentale e il Comune di Marsala, che ne fa parte. L’ente guidato dal sindaco Massimo Grillo, a pochi giorni dallo svolgimento degli Stati generali del turismo, ha annunciato una replica dell’iniziativa ad aprile e la nascita di una consulta comunale.

«Questo evidenzia palesemente una volontà campanilistica che tende ad escludere la restante parte della provincia per avviare, come è lasciato intendere, un percorso solitario», ha commentato il presidente del Distretto turistico Rosalia D’Alì, che è anche assessore della giunta municipale a Trapani. , si difende dalle accuse del sindaco Grillo: «Appaiono contraddittorie e pretestuose e sembrano determinate solo a contestare la governance in un ragionamento che ci sembra poco concreto e molto politico. Di fondo c'è anche il debito che il Comune di Marsala ha col Distretto». Secondo gli uffici del Distretto il Comune in tre anni avrebbe dovuto versare circa 280 mila euro ma non avrebbe mai versato nulla.

La dichiarazione della presidente del Distretto arriva all'incirca una settimana dopo l'annuncio della manifestazione del Comune di Marsala, in programma, alla presenza dell’assessore regionale Elvira Amata, ad aprile con l'obiettivo di fare nascere la Consulta. «La prima in assoluto, che riunisce una rappresentanza degli operatori turistici del territorio, e che avvierà una pagina nuova sul fronte della promozione turistica - avevano affermato otto giorni fa il sindaco Massimo Grillo e gli assessori Ignazio Bilardello (Grandi eventi) e Salvatore Agate (Turismo) -. L'obiettivo è quello di muoversi in sinergia, pubblico e privato, mettendo in campo strategie per pianificare un'offerta turistica completa».

L’incontro con l’assessore Amata, nelle intenzioni del Comune, sarà anche l’occasione per parlare del futuro del Distretto turistico. «Questo - aveva aggiunto l'assessore Agate - è uno strumento importante ma, fino ad oggi, è gestito in maniera non ottimale e non contribuisce a fare rete tra le diverse realtà del territorio. Con la Consulta, inaugurando un nuovo metodo di lavoro, proveremo a superare questo gap che - riteniamo - sia stato aggravato anche dalla mancanza di una governance, in chiave manageriale, del Distretto turistico. Sul punto, pertanto, la Città di Marsala è pronta a investire là dove vi sia la certezza di una guida secondo criteri manageriali, magari coinvolgendo nel Distretto tutti i Comuni della provincia, come da tempo auspichiamo». Dichiarazioni che hanno provocato la reazione di Rosalia D'Alì.

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