La Regione siciliana nella legge di stabilità approverà nei prossimi giorni una norma che consentirà per la prima volta di aprire alle aziende sequestrate e confiscate alla mafia una linea di credito gestita dall’Irfis e consentire quindi quel credito agevolato che aiuti le imprese a rilanciarsi. A darne notizia è stato il presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici durante la sua visita, ieri a Castelvetrano. Nel paese d’origine di Matteo Messina Denaro, ieri mattina c’è stata la visita della commissione Antimafia dell’Ars accolta dal sindaco Enzo Alfano e dal prefetto di Trapani Filippina Cocuzza. «Una volta che un’impresa è confiscata - ha spiegato Cracolici - ha difficoltà ad eccedere senza liquidità del credito. Stiamo provando a dare una risposta e sarebbe anche opportuno che anche lo Stato facesse la sua parte». Una legge, questa che prevede un accesso al credito agevolato per fornire liquidità alle imprese oggetto di sequestro e di confisca. E sui beni confiscati il primo cittadino di Castelvetrano ha detto la sua. «L’attuale sistema di gestione dei beni confiscati va rivisto perché non è funzionale. Se la mafia fa 10, lo Stato deve essere in grado di fare 11. Nella cittadina in questi anni - ha detto Alfano - si è assistito al fallimento del gruppo 6GdO che fu confiscato a Giuseppe Grigoli e poi gestito da amministratori giudiziari». Un servizio di Francesca Capizzi sul Giornale di Sicilia in edicola oggi