«Al presidente Bonomi ho parlato del nostro programma di governo con riferimento alle imprese. In particolare, della volontà, già manifestata chiaramente durante la campagna elettorale, di attrarre investimenti e capitali per la Sicilia, e poi la semplificazione burocratica, oltre a creare con Confindustria un rapporto sempre più forte e organico per trovare sinergia in quella che vuol essere la nostra svolta. Ho garantito al presidente Bonomi tempi rapidi per le autorizzazioni». Così il presidente neoeletto della Regione Siciliana Renato Schifani al termine dell’incontro privato con il presidente di Confindustria. «Per fare impresa in Italia bisogna essere o folli o delle persone meravigliose. Per farlo nelle condizioni che dovete affrontare qui, bisogna essere eroi civili. Solitamente purtroppo la società si dimentica dei suoi eroi. Confindustria non deve mai farlo. Non deve mai dimenticarsi di nessuno dei suoi eroi e dimenticarsi quanto siete importanti per il sistema di rappresentanza delle imprese», lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, a Erice, in provincia di Trapani, per una serie di incontri con gli imprenditori e le istituzioni locali. Bonomi ha sottolineato come «il lavoro lo creano le imprese, non lo crea la politica per decreto. Il lavoro lo creano le imprese e gli imprenditori». E ha auspicato «una politica con la P maiuscola, quella che ti aiuta - ha sottolineato -, che crea le condizioni per crescere perché se cresce l’impresa cresce il territorio». Un passaggio del suo intervento Bonomi l’ha dedicato anche al caro-energia: «Con questa condizione di prezzi energetici, i miracoli non li possiamo fare. Finora abbiamo fatto l’impossibile ma adesso non possiamo più reggere, tutte le produzioni oggi sono in crisi». In questa situazione «nessuno può più fare previsioni serie», per questo «c'è bisogno di un governo autorevole ma anche che la politica, tutta la politica dimostri responsabilità e unità. Per rispondere a due grandi emergenze da affrontare: quella energetica e della finanza pubblica, due emergenze strettamente legate tra loro. Sull'energia, da sola, l’Italia non ce la può fare. Bisogna che intervenga l’Europa», «un’Europa unita che sull'energia condivida sforzi e misure. Abbiamo risorse finite - ha ricordato Bonomi - con le quali non possiamo permetterci misure come flat tax e prepensionamenti. Le risorse che abbiamo dobbiamo metterle tutte sul caro-bollette , bisogna salvare il sistema industriale italiano dalla crisi energetica, ci sono a rischio migliaia di aziende, ovvero centinaia di migliaia di posti di lavoro». E sulle recenti elezioni politiche: «Non ci esprimiamo sul risultato elettorale, Confindustria è autonoma, apartitica e agovernativa. Noi non tifiamo per nessuno, siamo rispettosi delle istituzioni. Valuteremo nel merito dei provvedimenti. Il Governo Draghi - ha ricordato Bonomi - ha portato autorevolezza, nei consessi internazionali e anche nel rapporto con i partner occidentali e gli Stati Uniti». Bonomi ha auspicato «la composizione rapida di un Governo, composto da persone autorevoli, competenti, inappuntabile nella sua composizione , la ferma coerenza internazionale risponde agli interessi del nostro Paese», ha aggiunto.