Dopo anni di attesa finalmente avere inizio i lavori di escavazione dei fondali del porto di Trapani. A metà luglio si andrà in gara, i lavori si prevede inizieranno nel mese di ottobre. Si tratta della più importante fra le opere in programma nel porto del capoluogo per un importo di 67 milioni e mezzo.
È un'opera di risanamento ambientale senza alcuno sversamento, come è stato chiarito. “Una lunga verifica di ottemperanza ci ha permesso di arrivare alla gara e adesso si procederà nel rispetto di tutte le norme e, soprattutto dell'ambiente”, fanno sapere Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.
Il progetto prevede la bonifica dei fondali del porto trapanese, oggi inquinati. I sedimenti non contaminati, quindi quei sedimenti che costituiscono risorse del mare, in quanto hanno caratteristiche fisico-chimiche idonee a tale scopo, saranno sversati in un sito, individuato sulla base di una rigida procedura di valutazione e confronto, che ha visto il coinvolgimento di professionisti e specialisti in materia e l'Università Kore. Parliamo della zona di mare, tra Cofano e San Vito Lo Capo, ma a molte miglia di distanza e sempre sabbia pulita.
“La scelta del sito – aveva sottolineato alla presentazione dell'opera, Pasqualino Monti, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale - è stata fatta sulla base di approfonditi studi condotti, passando da uno specifico studio idraulico marittimo alla caratterizzazione del sito di immersione da parte di una società specializzata. È stato anche predisposto un “Piano di Monitoraggio Ambientale” da una società incaricata, all’interno del quale è stata prevista una sezione per il controllo degli impatti delle attività di immersione dei sedimenti sulle specie ittiche presenti”. Dopo prove sperimentali, eseguite sugli attuali sedimenti inquinati del porto, è stato individuato il trattamento idoneo a separare la parte inquinata dalla matrice sedimentologica, prevedendo la destinazione degli elementi inquinati nelle discariche autorizzate e il riutilizzo del sedimento depurato.
“Gli studi approfonditi eseguiti e i pareri resi dalle istituzioni competenti in materia ambientale e della pesca – aveva detto Monti - escludono qualunque rischio per l’ambiente, gli habitat e l’ecosistema, nonché per l’economia delle marinerie della zona”.
“L'avvio di questi lavori significa – dice ora il sindaco di Trapani Giacomo Trapani – dare alla città un ruolo strategico nel Mediterraneo, dal punto di vista commerciale ma anche turistico, croceristico. Significa, rimettere in moto la cantieristica, la tutela del porto peschereccio. Ci saranno anche altre opere di riqualificazione che stiamo definendo e sulle quali si ritiene possano esserci svariati milioni di euro in arrivo entro l'anno. Ma su questo parleremo dopo la metà di luglio”.
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