Dopo la tragedia che ieri ha sconvolto i migranti stagionali tra Campobello di Mazara e Castelvetrano, qualcosa si muove sul fronte dell'accoglienza dei lavoratori. Dal ministero dell'Interno arriva infatti il primo via libera alla realizzazione di nuovi alloggi che possano migliorare le condizioni di vita dei braccianti regolari, impiegati nei campi in alcuni periodi dell'anno.
L'obiettivo è una struttura che consenta di sfollare il campo profughi, dove ieri un incendio ha distrutto le baracche e provocato la morte di un giovane bracciante.
Un primo ok è arrivato da Michele Di Bari, capo del Dipartimemto immigrazione del ministero dell’Interno, nel corso di un incontro con il sindaco Giuseppe Castiglione, gli assessori e i consiglieri comunali e a cui hanno partecipato il deputato Carmelo Miceli, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia della Camera, Michele Beltrallo, segretario del Partito Democratico di Campobello di Mazara; Marco Guerriero responsabile Enti locali del Pd Sicilia; Marco Campagna, responsabile del dipartimento Riforme.
Anche a nome del ministro Luciana Lamorgese, Di Bari ha confermato che sarà accolta l’istanza con cui il Comune di Campobello da diversi mesi ha chiesto la realizzazione di una struttura che consenta di sfollare il campo profughi. E su richiesta del deputato Miceli e del sindaco Castiglione a breve sarà organizzato un incontro con i sindaci dei Comuni di Campobello, Castelvetrano e Partanna, per accelerare l'iter del progetto. Non si esclude che siano individuate nuove aree che possano ospitare la struttura o che si pensi a più strutture che possano dare accoglienza ai circa 1200 lavoratori stagionali presenti in quel territorio durante l'anno.
"Il ministero dell'Interno - commenta l'onorevole Miceli - è sempre attento ai temi dell'immigrazione e alle esigenze di una collettività che ha bisogno di una forza lavoro che gli italiani non intendono più offrire".
L'incendio divampato ieri ha distrutto il campo spontaneo allestito nell'ex 'Calcestruzzi Selinunte', sulla Strada provinciale 56 a Castelvetrano. Quasi un piccolo villaggio, nato cinque anni fa, quando i migranti stagionali furono sgomberati dall'ex baraccopoli di Campobello e occuparono abusivamente l'ex "Calcestruzzi Selinunte", struttura dismessa dal 2010. Il campo non è stato mai sgomberato e nel periodo di raccolta delle olive arriva ad ospitare fino ad 800 braccianti.
Intanto, dopo la tragedia di ieri, è partita una gara di solidarietà per ospitare i migranti stagionali rimasti senza un alloggio. Il Comune di Castelvetrano, per esempio, ha dato la disponibilità della palestra "Pala Puglisi", mentre il Comitato Cri di Castelvetrano, da oggi inizierà a montare 3 tende pneumatiche e una tendostruttura presso l'ex oleificio "Fontane d'oro" di via Rosario, a Campobello di Mazara, per ospitare circa 250 migranti. Per il 6 ottobre è previsto l'arrivo della unità abitative fornite dalla Regione Siciliana.
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