La prima sottocommissione elettorale circondariale ha escluso dalla competizione per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Alcamo la lista “Centrali per la Sicilia-Sicilia Futura”. Un’esclusione clamorosa in quanto il leader di questo movimento è l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, che aveva presentato una rosa di nomi, capace di superare la soglia del cinque per cento. Secondo la sottocommissione “non sono stati rispettati da parte dei delegati di “Sicilia Futura”, i requisiti di legge per carenza di legittimazione per la presentazione della lista senza sottoscrittori e per difformità del contrassegno di partito con quello depositato per la partecipazione alle elezioni”. Già stamane sarà presentato ricorso al Tar che dovrebbe decidere entro mercoledì prossimo. Il ricorso si baserà in primo luogo sul fatto che essendo Sicilia Futura, un partito rappresentato all’ Assemblea regionale, non c’era bisogno di raccogliere le firme per presentare la lista. La sottocommissione è stata di parere contrario. Ha approvato tutte le liste per le quali erano stati sollecitati chiarimenti escludendo qualche nominativo: in prevalenza si tratta di cittadini romeni residenti ad Alcamo. L’esclusione di “Centrali-Sicilia Futura” è avvenuta poche ore prima della presentazione ufficiale della candidata sindaco Giusy Bosco, appoggiata dal partito di Giacomo Scala. E tra i suoi assessori figura Giuseppe Stabile, ex assessore e consigliere comunale, fedelissimo di Giacomo Scala. Bosco potrà contare su due liste Udc e Pd, sull’appoggio del movimento “La matita”, che fa capo all’ex assessore Gaspare Noto, ma è chiaro che i candidati della lista estromessa faranno campagna elettorale per Giusy Bosco. Sono 14 le liste in campo con quattro candidati sindaco: Domenico Surdi, Massimo Cassarà, Alessandro Fundarò e Giusy Bosco.