Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Aborto, il Consiglio comunale di Marsala elimina il "registro dei bambini mai nati"

Comune di Marsala

Il Consiglio comunale di Marsala ha annullato la delibera con la quale, circa un anno fa, aveva istituito il «registro dei bambini mai nati». Una delibera che era stata motivo di polemiche e contro la quale, in novembre, fecero ricorso al Tar la Cgil e l’Udi. La delibera, che fu proposta dall’allora consigliera comunale Giusy Piccione (centrodestra), modificava il regolamento cimiteriale sostituendo la definizione «prodotti abortivi», utilizzata per i feti partoriti prima della 28esima settimana dal concepimento, con «bambini mai nati», ed istituiva un registro sul quale annotare un nome di fantasia per il feto. Individuando, inoltre, uno spazio cimiteriale destinato alla sepoltura, con un cippo che recava il relativo numero assegnato nel registro. Adesso, quella deliberata è stata annullata su proposta del consigliere comunale Piero Cavasino, del movimento «Liberi», il gruppo politico di riferimento del sindaco Massimo Grillo. La decisione del Consiglio comunale di Marsala è stata accolta con soddisfazione da Valentina Villabuona, presidente dell’assemblea provinciale del Pd, e da Giuliana Zerilli, della direzione provinciale dello stesso partito, che hanno commentato: «Ad un anno da un colpo di mano indecente di fine mandato che nello stupore collettivo ha visto il Consiglio comunale di Marsala istituire il registro dei bambini mai nati, grazie al lavoro delle associazioni femminili e della Cgil, alla mobilitazione di uomini e donne e al buon senso di Piero Cavasino e dei consiglieri e delle consigliere che hanno ritenuto la delibera lesiva delle leggi in materia di aborto e del diritto delle donne all’autodeterminazione, il Consiglio ha annullato una delibera brutta, medievale e offensiva. Lo avevamo detto in una piazza Loggia piena di cittadine e cittadini e va sempre ribadito, la 194 non si tocca e noi la difenderemo sempre».

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