"La decisione della commissione Bilancio dell'Ars di cassare la proposta avanzata dal Pd di una compensazione in favore dei Comuni, costretti a fare i conti con le minori entrate tributarie a causa della crisi Covid, getta pesanti incognite sull'intero sistema degli enti locali in Sicilia". Lo dice il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, riguardo all'esito dei lavori sulla legge di stabilità. "Bocciando il suggerimento proposto dal Partito democratico, stoppato da un parere negativo da parte del governo regionale, si è scelto di lasciare soli i Comuni ad affrontare l'onda lunga degli effetti della crisi - aggiunge Venuti -. C'è ancora tempo per invertire la rotta, si trovino delle soluzioni o i 390 Comuni siciliani andranno incontro a grosse difficoltà".
Per far fronte alle minori entrate e far quadrare i conti, infatti, i Comuni in bilico potrebbero essere costretti ad aumentare le aliquote delle tasse locali, ma anche quelli che possono contare su un bilancio più solido correranno il rischio di dovere cancellare gli investimenti e tagliare i servizi per non pregiudicare la tenuta complessiva dei numeri. "Il rischio è quello di un blocco della spesa, con bilanci ingessati in cui ci si concentra soltanto nel recupero delle somme - spiega Venuti -. Chi governa non può essere sordo davanti alla richiesta degli amministratori locali - prosegue il sindaco di Salemi -. Bisogna trovare una soluzione adeguata a problemi che avevamo posto in tempo al governo regionale. I Comuni non possono reggere il peso della pandemia, con il sorgere di nuove povertà a cui dare risposte, e il contemporaneo calo dei tributi".
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