Manca sempre meno: si entra nella settimana decisiva per Capitale italiana della cultura 2022 e c’è grande fermento in città, una delle 10 finaliste grazie al suo dossier intitolato «Trapani, Capitale italiana delle culture euro-mediterranee. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie. Arte e cultura, vento di rigenerazione».
Nelle ultime settimane sono numerosi i testimonial che si sono spesi per appoggiare la candidatura del capoluogo, un progetto che ha unito tutta la provincia. Tutto ciò porterà, questo pomeriggio, alla firma del «Patto per la Cultura Trapanese» durante un tavolo tecnico online con il coordinamento giornalistico di Nicola Baldarotta. Ci saranno tutti: oltre al sindaco Giacomo Tranchida e l’as - sessore alla Cultura Rosalia d’Alì, anche i restanti 23 sindaci dei comuni del territorio. «Per rilanciare il nostro territorio - affermano il sindaco Tranchida e l’assessore Alì - , si è deciso di rendere stabile questa sinergia. Il patto che sigleremo non è una bella enunciazione di principi ma un’autentica prospettiva, che prescinde dalla candidatura e/o dal riconoscimento a Capitale Italiana della Cultura 2022».
Gli obiettivi sono chiari: fare sistema tra tutta la provincia. Nella candidatura c’è scritto «Trapani», ma il territorio della provincia non è mai stato così unito: nei mesi questa è diventata la candidatura della Sicilia Occidentale.
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