“Mi giunge un grido di allarme dal Presidio Ospedaliero di Alcamo riguardante la carenza del personale sanitario, che da diverso tempo ormai affligge il nosocomio alcamese", a dirlo la deputata di Attiva Sicilia, Valentina Palmeri. "Diverse sono le segnalazioni che mi sono giunte dagli operatori sanitari che lamentano l'impossibilita di garantire una adeguata assistenza ai degenti, sia medica che infermieristica. Questo è dovuto al fatto che negli ultimi mesi c’è stato un depotenziamento del personale dovuto principalmente al pensionamento ed al trasferimento in altre strutture attualmete convertite in Covid Hospital". "Parimenti - prosegue Palmeri - ho ricevuto segnalazioni da pazienti, i quali testimoniano mancanza di adeguata assistenza medica riconducibile alla esiguità di personale. Ritengo che, soprattutto in questo periodo così particolare, dove i parenti non possono stare accanto ai propri cari, sia necessario rafforzare il personale sanitario e offrire maggior supporto psicologico; di certo l’ulteriore depotenziamento di un presidio ridotto ai minimi termini significa innalzare il rischio clinico, e significa, altresì, anche volere la sua progressiva chiusura. Da considerare, inoltre, che per la sua collocazione geografica, Alcamo rappresenta l’unico ospedale raggiungibile, prima di quello di Trapani, da chi proviene ad esempio da Terrasini e Isola delle Femmine, considerato che sia Partinico che il Presidio palermitano Cervello sono Covid Hospital". “Per tale motivo - continua Palmeri - sto presentando una interrogazione ed ho già inviato una nota all’Assessore Regionale della Salute Ruggero Razza, sottolineando, altresì, che non è più tollerabile ed accettabile che il presidio ospedaliero continui a subire depotenziamenti oltre a quelli già subiti da più di 20 anni; presidio che copre, di norma, un bacino fino a 80/100 mila persone, provenienti non solo da Alcamo ma dai comuni limitrofi.”