La lotta al randagismo a Marsala sembra avere avuto un valido effetto: nel 2019, infatti, sono diminuiti i casi in città e nelle campagne. Il dato è emerso nel corso della riunione operativa tenutasi al comune ad iniziativa dell'assessore Anna Maria Angileri. L'assessore ha chiamato a raccolta le associazioni animaliste (presenti Randagi del Sud e Oipa), sanitari e tecnici, responsabili del canile municipale di contrada Ponte Fiumarella per valutare con loro l'attuale situazione e muoversi per cercare di fronteggiare il fenomeno con maggiore incisività. L'incontro ha permesso di fare un quadro dettagliato della situazione del randagismo a Marsala.
Lo scorso anno, su circa 800 ingressi al canile municipale, ne sono stati sterilizzati oltre 200; una trentina sono stati restituiti ai proprietari e circa 60 rimessi nel territorio. Va sottolineato che, oltre alla microchippatura, il veterinario del Canile ha provveduto all'inserimento del microchip anche a circa 200 cani esterni. «Ma il dato più confortante è quello delle adozioni: oltre 25 - ha sottolineato l'assessore Anna Maria Angileri - testimoniano la crescita di sensibilità dei cittadini verso gli amici a quattro zampe, ma tanto c'è ancora da fare sul fronte della prevenzione». L'amministratore ritiene che una delle azioni più valide nella lotta al randagismo sia proprio l'affidamento attraverso il sistema delle adozioni. «Proprio in virtù della intensificata azione delle adozioni, grazie alla continua ed efficace azione di collaborazione delle istituzioni del settore - dice Anna Maria Angileri - abbiamo avuto il risultato della radicale diminuzione dei casi di randagismo.
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