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Erice, strisce blu ed Atm: è la polemica

Quali sono state le motivazioni che hanno portato l'Amministrazione comunale di Erice a rifiutare l'offerta di gestire le cosiddette «strisce blu» da parte della società partecipata FuniErice, che aveva espresso la volontà di svolgere il servizio di parcheggio a pagamento, e quali sono le notizie ufficiali circa «presunte nomine» che la stessa giunta guidata dalla sindaca Daniela Toscano, assieme ai Comuni di Paceco e di Favignana, avrebbe fatto in seno al consiglio di amministrazione di ATM (la società di trasporto urbano di proprietà del Comune di Trapani).

Lo chiedono in una articolata interrogazione, Alessandro Barracco ed Eugenio Salvatore Strongone, i due consiglieri comunali di Erice del Movimento 5 Stelle.

Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento ricordano che già lo scorso 14 novembre 2019, in una seduta assembleare, sia FuniErice che il socio del Comune di Erice in questa società, ossia il Libero Consorzio Comunale di Trapani (l'ex Provincia), avrebbero dato disponibilità a gestire il servizio e che Funierice Service è una “società di trasporto e mobilità” avente per oggetto non solo “l'attività di erogazione del servizio di trasporto pubblico locale e turistico mediante impianto a fune”, ma anche quella “dei parcheggi e degli altri eventuali impianti, strutture e dotazioni patrimoniali destinate al funzionamento del sistema di mobilità integrata da e per Erice Capoluogo, unitamente all'erogazione dei connessi e consequenziali servizi pubblici locali”.

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