Era già accaduto ai primi dello scorso mese di novembre, quando, sul lungomare dell'ex Salinella, di fronte le palazzine del quartiere popolare Sappusi, ai reflui fognari fuoriusciti in strada, si mischiarono le abbondanti acque piovane. Stavolta, ancora peggio. Soltanto reflui fognari. Con la conseguenza della trasformazione di un tratto della strada in un autentico fiume maleodorante. Anzi, un lago di liquami. La puzza si avverte già a duecento metri di distanza. E chi abita nelle palazzine popolari di fronte è costretto a tenere chiuse le finestre e a turarsi il naso. Le auto, quando si para loro davanti quel mare di urina e feci, sono costrette a rallentare. Per motociclisti e scooteristi, naturalmente, guadare i liquami ha conseguenze ben peggiori. Chi è in bicicletta preferisce fare subito dietro-front. Come pure coloro (e sono tanti) che fanno footing lungo il margine e sui marciapiedi. Questi, infatti, devono tornare indietro se non vogliono fare un bagno puzzolente incrociando auto che non rallentano. Tra gli abitanti del quartiere sentimenti contrapposti, rabbia e al contempo rassegnazione. Ad acuire il problema è il fatto che i tombini per il deflusso delle acque piovane non riescono a smaltire i liquami tra le palazzine e il porticciolo dei pescatori di Sappusi. A spiegare la genesi del problema è l'assessore Salvatore Accardi: «Per un guasto al quadro elettrico, si è inceppata la pompa della stazione di sollevamento dei reflui fognari. Non è scoppiata la conduttura. E bloccatasi la pompa che spinge i liquami verso il depuratore di San Silvestro, i reflui sono finiti in strada. I tecnici, comunque, si sono messi subito al lavoro per riparare il guasto e alle 17 (ieri pomeriggio, ndr) hanno rimesso in funzione la pompa. Adesso, è solo una questione di tempi tecnici per asciugare la strada». L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola