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Aumento del prezzo del pane a Trapani, la protesta del sindaco

Pane (fonte: Pixabay)

Il Comune di Trapani prende posizione sull'aumento del pane da due a tre euro. Il sindaco Giacomo Tranchida e l'assessore alle Politiche Agricole Giuseppe Pellegrino vogliono vederci chiaro.

«L'aumento del prezzo del pane da 2 a 3 euro - dichiarano i due - nei Comuni di Trapani ed Erice, oltre che in altri Comuni, cioè un aumento del 50%, ha scatenato l'indignazione dei cittadini consumatori ma anche dei coltivatori diretti. Da un lato, l'aumento assai grave su un prodotto, il pane, di largo e generale consumo e poi l'abissale differenza di “costi” tra la fatica della produzione (25 centesimi il prezzo di 1 chilo di grano duro acquistato presso i nostri coltivatori) e il ricavo della commercializzazione (3 euro kg); dall'altro il richiamo al parametro standard di riferimento: 1 chilo di grano duro corrisponde a 1 chilo di pane. Una semplice riflessione pertanto ne consegue: non ci vogliono di sicuro 12 chili di grano duro (acquistato a 25 centesimi) per fare 1 chilo di pane venduto a 3 euro. Anche se la decisione dei panificatori individua in 3 euro al chilogrammo rappresenta il massimale, con facoltà tra gli operatori di adottare un prezzo più basso, alla lunga è quasi certo che i panificatori tutti applicheranno detto aumento che, indubbiamente, rappresenta un notevole aggravio per molte famiglie e non solo di pensionati e disoccupati. L'Amministrazione comunale è consapevole che nel mondo globale - economia libera, non può di certo intervenire nella determinazione del prezzo del pane, ma ritiene corretto richiamare i panificatori al rispetto delle leggi vigenti sulla rintracciabilità dei prodotti da forno».

Insomma, le regole sono chiare e l'amministrazione chiede il rispetto e valuta di seguire il «decreto che stabilisce le sanzioni da applicare, qualora non venga rispettato il Regolamento 178/2002 che obbliga la rintracciabilità ai fini della sicurezza alimentare». Inoltre l'Amministrazione chiede ai panificatori che sia palese la provenienza dei grani duri utilizzati, che sia privo di glifosato e di micotossine cancerogene.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.

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