E' ancora polemica sul futuro del porto. Una querelle che continua sul doppio binario del progetto della Myr per la realizzazione di un grande approdo turistico e gli interventi previsti dal Genio Civile per le Opere marittime per la ristrutturazione dello scalo (diga antemurale con opere di messa in sicurezza dei moli foranei, banchine, piazzali ed escavazioni), per i quali, nel gennaio 2017, il governo regionale, aggiornando l'elenco degli interventi previsti nel “Patto per lo sviluppo della Sicilia”, ha previsto una spesa di 49 milioni e mezzo di euro. A rilanciare la polemica, è stata Giulia Adamo. "Il sindaco Di Girolamo - ha dichiarato ieri l'ex primo cittadino ed ex deputato regionale - ha sempre detto che il progetto pubblico del porto non esisteva. E neppure il finanziamento. Ed, invece, proprio lui ne parla in una lettera inviata il 7 agosto all'assessore regionale alle Infrastrutture. Mi pare uno scoop. Con questa lettera, inoltre, il Comune rinuncia, di fatto, ai 49 milioni, chiedendone solo 28 per far realizzare al privato, la Myr, una parte delle opere previste nel progetto pubblico. Per giustificare questa scelta, il sindaco scrive che i due progetti, pubblico e privato, sono incompatibili. Ma perché? E da quando? Nel 2014, quando io ero sindaco, in una conferenza di servizio, tutti gli enti interessati dissero che i due progetti erano compatibili. E poi perché, per il progetto pubblico, il Comune non ha mai risposto alle richieste di documentazione e incontri arrivate dal ministero delle Infrastrutture?". L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.