"Non possiamo stare a guardare e subire una scelta, dal nostro punto di vista, insensata…". Lo afferma il cappellano dell'ospedale Abele Ajello di Mazara, padre Antonino Favata, promotore di una manifestazione che si è svolta ieri mattina all'ingresso dell'ospedale per protestare contro la decisione del direttore del Dipartimento regionale Materno-infantile di sospendere per due mesi (agosto e settembre) il punto nascita dell'ospedale per mancanza di pediatri e che verrebbe incorporato all'ospedale di Castelvetrano. Per due mesi i bambini i mazaresi nascerebbero a Castelvetrano. Presenti alla manifestazione di ieri mattina anche alcune donne in gravidanza e un centinaio di cittadini, oltre ad alcuni consiglieri comunali, il presidente della commissione comunale sanità, Giuseppe Palermo, il presidente del consiglio Vito Gancitano e, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, l'assessore al bilancio Caterina Agate. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola