Una mozione di censura, che in caso di approvazione andrebbe trasmessa al Parlamento nazionale, «contro le politiche eversive del ministro Salvini» è stata chiesta al presidente del Consiglio comunale di Marsala, Enzo Sturiano, e al sindaco della stessa città, Alberto Di Girolamo, dal consigliere Linda Licari, del gruppo di centrosinistra «Cambiamo Marsala».
Alla base della richiesta ci sono le vicende legate alla nave della Guardia costiera «Ubaldo Diciotti», dalla quale per diversi giorni, per decisione del ministro dell’Interno, non sono potuti sbarcare i migranti salvati in mare, in prevalenza eritrei.
Sottolineando che l’Eritrea è una «ex colonia italiana, adesso sotto regime dittatoriale, in cui non esistono libertà politiche e di associazione, senza potere giudiziario e fonti d’informazione indipendenti», Licari ha presentato un documento con il quale accusa Salvini di «atteggiamenti eversivi», affermando che il ministro dell’Interno si è reso «protagonista ancora una volta di violazione della Costituzione e delle convenzioni internazionali sui migranti».
Salvini, inoltre, è considerato «responsabile dei conflitti tra istituzioni dello Stato, presidente della Repubblica e magistratura, sul tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei 'reati d’odio' attraverso l'ordine di chiusura dei porti alle navi delle Ong e continue dichiarazioni sui social».
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