Trapani

Giovedì 28 Novembre 2024

Progetto per un depuratore a Castellammare, il sindaco: "Accelerare l'iter per la realizzazione"

Il sindaco di Castellammare, Nicola Rizzo

Il sindaco di Castellammare, Nicola Rizzo, ha incontrato ieri i funzionari del commissario Rolle, nominato dal Governo per accelerare le procedure di realizzazione degli impianti di depurazione in Sicilia. «Un confronto per chiedere di accelerare l’iter per la realizzazione del depuratore, opera indispensabile per la nostra città. Su mio invito ho incontrato ieri, alla presenza dell’onorevole Valentina Palmeri, lo staff del commissario straordinario per la depurazione, Enrico Rolle sollecitando la risoluzione dei problemi di natura burocratica che fino ad oggi hanno rallentato l’iter», spiega il primo cittadino. «Ho avviato un fitto e costante dialogo con gli Enti preposti poiché la realizzazione del depuratore è un’opera indispensabile per garantire la tutela ambientale della nostra città che da troppo tempo attende un trattamento adeguato delle acque. Per questo - prosegue Rizzo - ho chiesto di concordare le misure necessarie per accelerare i tempi e i termini della realizzazione del depuratore». «Un confronto, con la collaborazione dell’onorevole Palmeri che da anni segue l’iter, certamente positivo, propositivo e di collaborazione istituzionale che ci ha portati alla risoluzione di convocare un tavolo tecnico tra le parti. Intanto già all’atto del mio insediamento, acquisiti i dati, con nota ufficiale ho chiesto alla Regione misure urgenti e straordinarie per intervenire sul golfo di Castellammare a prescindere dal nuovo impianto», conclude il sindaco. Il commissario straordinario unico per sbloccare i progetti di depurazione fermi da anni ha a disposizione una contabilità speciale che comprende tutte le risorse della delibera Cipe n. 60 del 2012 con la quale è stato finanziato, con 23 milioni e 500 mila euro, il depuratore di Castellammare perché tra i Comuni in procedura d’infrazione comunitaria per la mancata depurazione delle acque reflue e su cui l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea a una sanzione pecuniaria. Il finanziamento è di 18 milioni e 500 mila euro per il depuratore di Castellammare e di 5 milioni di euro per il sistema fognario di Scopello.

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