PALERMO. Scade domani a mezzanotte il termine di legge entro il quale i due candidati a sindaco di Trapani, Mimmo Fazio e Piero Savona, potranno presentare l'elenco degli assessori in vista del ballottaggio di domenica 25 giugno.
Al momento nessuno dei due ha ancora depositato la propria lista di nomi. Qualora uno dei due candidati non dovesse provvedere entro la mezzanotte di sabato, decadrebbe dalla competizione elettorale.
E se, poi, al secondo turno, con un unico aspirante sindaco rimasto in gara, non fosse raggiunto il quorum, scatterebbe il commissariamento di sindaco e Giunta. La legge regionale 7 del 1992 non prevede esplicitamente, infatti, il commissariamento del Consiglio comunale che resterebbe in carica fino alle successive elezioni. Per legge è troppo tardi per fissare a ottobre, contestualmente alle regionali, i comizi elettorali per il comune di Trapani.
Le consultazione slitterebbero, dunque, all'anno prossimo. Lo scenario legislativo va a complicare una situazione politica già difficile. Nei giorni scorsi Fazio, indagato per corruzione e sottoposto, dopo qualche settimana di arresti domiciliari, al divieto di dimora a Palermo, ha rivolto un appello chiedendo ai suoi non votarlo e annunciando che, qualora fosse eletto, si dimetterebbe.
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