TRAPANI. «Lascio un territorio in evoluzione, con grande potenzialità alcune delle quali, però, ancora inespresse. Qui mi sono trovato bene. Ho lavorato d' attacco perché da queste parti le strategie e i calcoli non servono. Qui occorre il gioco di squadra». Il prefetto Leopoldo Falco lascia Trapani. Ieri è stato il giorno del commiato. Trasferito, dal Consiglio dei ministri, a Roma dove ricoprirà la carica di vice direttore dell' Ufficio Affari legislativi e Relazioni parlamentari, gli subentra l' ex vicario della Prefettura di Milano, Giuseppe Priolo. «E' un combattente - dice Falco, parlando del suo successore - Ha vissuto a Reggio Calabria dove ha svolto numerosi commissaria menti per mafia. E' una persona operativa». Di emergenze durante la sua permanenza a Trapani, il prefetto Falco ne ha affrontate tante: immigrazione, aeroporto, sicurezza, beni confiscati alla mafia. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE