ALCAMO. Si riaccende, a colpi di commenti su social network e messaggi di posta elettronica tra opposte fazioni, il dibattito sui costi della politica ad Alcamo. La vibrante discussione scaturisce dalla delibera della giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi, del 2 agosto scorso, che testualmente stabilisce di "fissare l' indennità di funzione del sindaco nella misura mensile lorda di 3.633,274 euro" e di "dare atto che l' indennità mensile lorda spettante al vicesindaco è fissata nella misura del 55% di quella spettante al sindaco (1.998,30 euro)". E che "l' indennità mensile lorda spettante al presidente del consiglio comunale e agli assessori comunali viene fissata nella misura del 45% di quella spettante al sindaco (1.634,97 euro)". Il vicesindaco e assessore all' Economia del Comune, Roberto Scurto, il quale afferma: «Le indennità e i gettoni di presenza per sindaco, assessori e consiglieri sono stati adeguati alla normativa nazionale. Con le regole precedenti -prosegue Scurto - (una volta c' erano addirittura 10 assessori, poi 6, oggi soltanto 5 con Surdi) il vecchio tariffario prevedeva una retribuzione lorda per il sindaco che ammontava a 4.517 euro lordi, il vicesindaco guadagnava il 75% (3.388 euro lordi), gli assessori il 65% (2.936 euro lordi). DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE