PANTELLERIA. «La ripresa di perforazioni nel Mediterraneo e a Pantelleria ci lascia increduli e sbigottiti. È una vergogna che il ministro Guidi abbia autorizzato trivellazioni il 22 dicembre, giorno precedente all'approvazione definitiva della Legge di stabilità, che all'articolo 239 prevede il divieto di trivellazioni nelle zone di mare entro le 12 miglia dalla costa lungo l'intero perimetro nazionale, prorogando i titoli abilitativi rilasciati. E ciò solo per bloccare i referendum, prendendo in giro gli Italiani». Ad affermarlo è il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele.
«Consideriamo inaccettabile la posizione della Regione Siciliana - continua il primo cittadino dell'isola -: dinanzi ad una crescente e propositiva azione da parte di cittadini e movimenti contro le trivellazioni, la Regione non rivede la propria posizione, oggi neanche più sostenuta da un rilancio delle raffinerie siciliane», con «i piani industriali che si stanno indirizzando verso la Green economy e la bonifica dei siti».
«La Sicilia ha la straordinarietà opportunità di rilanciare la propria idea di sviluppo e sostenibilità - conclude il sindaco -. Le istituzioni locali di Pantelleria intendono perseguire nelle loro istanze di sviluppo, ribadendo il loro no e coinvolgendo il proprio consesso civico, nella sua massima espressione del consiglio comunale, che fisserà gli obbiettivi di questa battaglia di sostenibilità».
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