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Trapani, bilancio 2013: nuovi richiami della Corte dei Conti

Per Abbruscato «non c’è nulla di buono all’orizzonte»

TRAPANI. Residui attivi e passivi; disavanzo della spesa corrente; evasione tributaria; irregolare utilizzo dei capitoli servizi conto terzi; scarso controllo sulle società partecipate. Sono alcuni dei punti sui quali la Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana, torna a «richiamare» l’amministrazione comunale. I rilievi mossi dai giudici contabili risalgono al Bilancio 2013. Lo stesso che era già stato messo sotto la lente di controllo da parte della stessa Corte dei Conti e che aveva portato ad un primo «richiamo».

Una deliberazione, la 308 del 2015, che scatena le opposizini, a cominciare da Enzo Abbruscato, capogruppo del ricostituito gruppo consiliare del Partito democratico, per il quale quanto riportato dalla Corte dei Conti «non lascia presagire nulla di buono per i cittadini amministrati».

I richiami della Corte dei Conti, quindi, sono in tutto cinque, e si soffermano anche sulla modesta riscossione della Tosap e della Tarsu, rientranti nell’evasione tributaria.

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