TRAPANI. Un milione e duecentoquarantamila euro di avanzo “disponibile”. È la somma conclusiva scaturita dal riaccertamento dei residui attivi e passivi, di fatto i crediti ed i debiti, del Comune al 31 dicembre dello scorso anno. Numeri positivi e l’amministrazione di Palazzo D’Alì non nasconde la propria soddisfazione perché, in questo modo, adesso potrà “guardare con fiducia al futuro finanziario dell’Ente, e non solo finanziario - spiega il vicesindaco Giuseppe Licata -. Ben diverso, dunque, dalla gratuita pubblicità denigratoria insistentemente divulgata dagli abituali detrattori i quali “sembrano fonti rinnovabili ed inesauribili demolitori della cosa pubblica locale”.
A chiedere il riaccertamento è stato il governo nazionale attraverso “l’armonizzazione contabile” ed il perno di questo provvedimento è proprio il riaccertamento straordinario dei residui, con l’istituzione anche di un fondo crediti di dubbia e difficile esazione. Il rischio, per quei Comuni che, conteggiando anche i riaccertamenti, finiscono in disavanzo è una limitazione nella spesa per gli anni successivi. Una sorta di assicurazione a fronte dei crediti “difficilmente esigibili”.
A Palazzo D’Alì, invece, i numeri sono positivi.
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