TRAPANI. Cives difende la nomina di Piero Spina, suo segretario, ad assessore al Bilancio. E lo fa spiegando che l’individuazione, da parte di Damiano, è avvenuta solo dopo il voto sulla mozione di sfiducia e che, pertanto, la nomina è “scevra da qualunque legame politico”. Rimanda al mittente le critiche del Pd ericino che ha chiuso alle collaborazioni, e continua ribadendo che la decisione di accettare la proposta di Damiano “è stata presa in seguito ad un democratico dibattito interno con decisione collegiale del direttivo”.
Al tempo stesso, Damiano ha assicurato dei margini di manovra al movimento che potrà continuare la sua azione e “qualora dovessero venir meno le premesse … non avremmo alcun dubbio a fare un passo indietro, rassegnando le dimissioni”.
La nomina di Spina ad assessore, ed il conseguente rimpasto di Giunta, ad ogni modo, portano i vertici del Pd sempre più a prendere le distanze dall’amministrazione Damiano e, soprattutto, indicano la strada da seguire. Il Pd è all’opposizione e lì deve rimanere chiedendo, al tempo stesso, ad “alcuni dirigenti provinciali ed a qualche deputato di uscire dall’ambiguità”, così come ha affermato il segretario provinciale Marco Campagna, con riferimento, rispettivamente, a Cristian Emmola, presidente dell’assemblea provinciale ed al deputato Paolo Ruggirello.
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