Trapani

Venerdì 27 Dicembre 2024

Trapani, bufera in consiglio dopo il voto di sfiducia

TRAPANI. Tutti contro tutti all’indomani della mancata approvazione della mozione di sfiducia al sindaco Damiano. Mimmo Fazio, primo firmatario, ha accusato i colleghi di Palazzo Cavarretta ed il deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello. Il quale, poi, gli ha replicato, come Peppe Bianco, presidente del consiglio comunale. Il tutto mentre restano da risolvere i problemi interni a Pd e Forza Italia. L’attuale capogruppo di “Uniti per il Futuro”, che nel corso della seduta sulla sfiducia ha, di fatto, annunciato la sua candidatura a sindaco quando, rivolgendosi a Damiano, gli ha detto “le crede che mi fa piacere fare il sindaco dopo di lei”, ha apertamente accusato gli 11 consiglieri che hanno votato contro la mozione perché “certi di non essere rieletti e per spirito di conservazione, si sono venduti per un piatto di lenticchie”. E poi ha accusato “il deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello (ed il suo gruppo Articolo 4 in atto mimetizzato nel gruppo misto ma presto pronto a lanciare un’Opa sul Pd trapanese)” perché “nei giorni scorsi mi aveva avvicinato all'Ars chiedendomi garanzie e condizionando il voto favorevole dei suoi alla mozione solo se avessi dato garanzie per quanto riguarda il proseguo politico del suo gruppo (ma garanzie di che tipo poi?). Io con questi tipi di accordi ed intese non voglio avere nulla a che fare”. Il presidente del Consiglio ha difeso i colleghi d’aula, sottolineando come i consiglieri abbiano deciso in modo libero al termine di un dibattito articolato ed approfondito. E, poi, la “stoccata” a Fazio. “La mozione era stata pensata e portata avanti solo ed esclusivamente per il desiderio narcisistico di Mimmo Fazio di tornare a proporsi quale futuro sindaco della città, come lo stesso ha anticipato nel corso del suo intervento”. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

leggi l'articolo completo