MAZARA. Il comune non riesce ad incassare oltre 34 milioni tra tasse e tributi comunali. E l'amministrazione comunale ha deciso di esternalizzare il servizio. L'atto di indirizzo è stato discusso lunedì sera in una lunga seduta del consiglio comunale durata circa otto ore, come non si vedeva da tempo. Il punto centrale è stato il dibattito riguardante l'esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva di tutte le entrate tributarie, extra tributarie e patrimoniali, e supporto all'attività di accertamento e di riscossione ordinaria dei tributi comunali. Sono intervenuti molti consiglieri comunali, sia della maggioranza che dell'opposizione, ed alla fine l'atto è stato approvato da 14 consiglieri, 12 i contrari.
La novità politica, e non di poco conto, è stata che fra i 12 contrari c'erano i voti di 4 consiglieri della maggioranza del gruppo "Fratelli d'Italia" ed esattamente Norrito, Di Gregorio, Randazzo e Gaiazzo. Fra i voti favorevoli, invece, quello del consigliere di opposizione del Psi, Francesco Foggia e del presidente del consiglio Vito Gancitano che, abitualmente, si astiene. Assenti, al momento del voto, i consiglieri Diadema e Iacono dell'opposizione e Ingargiola ed Alagna della maggioranza. Un fatto politico, che è una novità assoluta nella granitica maggioranza di 18 consiglieri che non si sa se avrà o meno delle ripercussioni all'interno del gruppo dei Fratelli d'Italia o se il voto di ieri sera è stata soltanto una presa di posizione su un argomento molto delicato.
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