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Sfiducia a Damiano, conto alla rovescia: l'Udc chiede dimissioni

I consiglieri Mimmo Fazio e Francesco Salone hanno chiesto la collocazione di un maxi schermo

TRAPANI. E’ la settimana della mozione di sfiducia. Giovedì i consiglieri dovranno decidere se Vito Damiano dovrà continuare ad essere il sindaco o, invece, dovrà lasciare. La conta dei voti si fa sempre più serrata e fondamentale, a riguardo, diventa il comportamento del Partito democratico e del Partito socialista. Due forze politiche che, messe assieme, dispongono di sei voti e che, pertanto, decidendo di appoggiare la mozione presentata da Fazio e Salone, mettono a serio rischio la permanenza di Damiano come sindaco.

Oltretutto, i due partiti sono anche federati, per cui il vertice che si terrà oggi tra i componenti delle due segreterie cittadine, diventa molto importante. Il Partito democratico, dal canto suo, ha già affrontato il tema legato alla sfiducia, sia in ambito locale che provinciale che regionale. E la linea del partito è un sì alla sfiducia, magari sperando in una mozione di “sinistra”. Il Psi, invece, fino a questo momento ha atteso. Ed adesso è giunto il momento delle scelte. Ma non si tratta dell’ultimo passaggio. Infatti, le segreterie cittadine indicheranno la strada che i consiglieri dovranno seguire. Ma, alla fine, gli stessi consiglieri potrebbero anche decidere in maniera autonoma, facendo saltare, di fatto, qualsiasi conteggio prima della sfiducia.

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