MARSALA. Rischia di estendersi a macchina d’olio la protesta per la sospensione dei servizi scuolabus e refezione, conseguenza della bocciatura dell’aumento della Tasi in Consiglio comunale.
Ieri il personale della refezione scolastica che aveva protestato all’ingresso del Comune ha trasferito la sua protesta sotto il porticato di Palazzo VII Aprile, sede del Consiglio comunale, legando le strisce bianche della sua protesta al colonnato dello storico palazzo. E ciò mentre una delegazione di questo personale incontrava al Comune il sindaco Alberto Di Girolamo. Un incontro volto non solo a conoscere le ragioni della sospensione dei due servizi essenziali, ma soprattutto a sapere quando i due servizi scolastici potranno essere avviati.
«Non credo che ci sia sindaco che abbia il piacere di aumentare le tasse - ha detto Di Girolamo alla delegazione -. Dall’aumento della Tasi si sarebbe recuperato un milione e 700 mila euro che avrebbe consentito la copertura finanziaria del servizio; oltretutto l’emendamento proposto dal presidente del Consiglio aumentava di 30-50 euro la Tasi per i ceti più abbienti. Abbiamo fatto ogni cosa per cercare delle alternative, ma è stato vano. Purtroppo siamo stati chiamati a fare i conti con le nuove norme per la stesura del bilanci che impongono cifre reali e non fittizie come avveniva fino a qualche mese fa. Tutto questo l’avevamo spiegato ai Consiglieri comunali: se qualcuno non l’ha capito farebbe meglio a non fare il consigliere comunale».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia