ALCAMO. Martedì sera, il consiglio comunale di Alcamo, quasi in extremis (era fissata a ieri la data per il termine ultimo), ha approvato gli annunciati aumenti delle tasse sulle abitazioni, in particolare le aliquote dell'Imu e della Tasi proposte dalla dirigenza e dal commissario straordinario. In tal modo, sono stati evitati il predissesto finanziario e la conseguente necessità di inviare ad Alcamo un commissario ad acta per l'approvazione del bilancio di previsione 2015. I consiglieri di Pd, Sicilia Democratica e Nuova Presenza hanno votato in blocco per il sì alla proposta. Tredici i voti favorevoli. Otto, invece, i contrari: Gaetano Intravaia, Pasquale Raneri, Vito Lombardo, Mauro Ruisi, Anna Maria Allegro, Gina Caldarella, Benedetto Vesco e Vito Savio D'Angelo. Si è astenuto Gaspare Coppola. Ieri il Pd di Alcamo ha tenuto ad esprimere "soddisfazione" perché "tale decisione - scrive il coordinatore locale del partito, Massimo Ferrara - consente alla nostra comunità di continuare ad utilizzare gli impianti sportivi, i contenitori culturali e di poter fruire degli asili nido, di coprire i costi di gestione previsti dalla legge per le scuole materne, elementari e medie inferiori (altrimenti a carico dei cittadini), di poter andare incontro alle esigenze di anziani, disabili, minori in difficoltà e famiglie bisognose in grave stato di crisi: tutte attività che sarebbero state gravemente compromesse - conclude Ferrara - in caso di mancata approvazione dell'atto di riequilibrio".