TRAPANI. La mozione di sfiducia al sindaco Vito Damiano è stata presentata ieri mattina, intorno alle 9.30. Sono stati 13 i consiglieri a porre la loro firma in calce alla mozione di sfiducia in virtù della quale, adesso, tutti i consiglieri saranno chiamati a decidere se Vito Damiano dovrà continuare ad essere il sindaco della città o se dovrà andare via da Palazzo D’Alì, insieme a tutti i 30 consiglieri. La mozione di sfiducia, quindi, in base al regolamento, potrà essere discussa non prima del decimo giorno dalla data di presentazione e non oltre il trentesimo. Per cui, il primo giorno utile sarà venerdì 9 ottobre e mercoledì 28 ottobre. A firmare la mozione sono stati gli stessi consiglieri che avevano annunciato la loro intenzione nel corso dell’ultima seduta: accanto agli otto che già si erano schierati a favore della mozione (i cinque di “Uniti per il Futuro” capeggiati dall’ex sindaco Mimmo Fazio, Salvatore Pumo, Franco Ravazza, Pino Ruggirello e Nino Bianco ed i 3 consiglieri de “I Ricostruttori” con Francesco Salone, Vito Mannina e Giovanni Vassallo), si sono aggiunti i tre di Forza Italia con Giuseppe Guaiana, Totò La Pica e Nicolò Lamia e gli indipendenti Peppe Marino, vicino a Forza Italia, e Tiziana Carpitella, decisivi per la presentazione della mozione, considerato che per porla all’ordine del giorno erano necessari 12 firmatari. Affinché la mozione, però, venga approvata, sono necessari 20 voti.