MARSALA. Un Comitato cittadino «per dare voce a quei cittadini che non hanno voce» e che intende denunciare i disagi legati alla carenza di servizi non per mero gusto di mettere solo "il dito nella piaga", ma per cercare di sensibilizzare le Istituzioni per una azione volta al miglioramento degli stessi servizi. Al comitato, che ha nominato come suo portavoce Nicolò Scavone, hanno già aderito oltre 250 persone pronte a spendersi per cercare di uscire dallo stato di precarietà di determinati servizi e porre fine ai disagi causati dalle disfunzioni. È il caso, secondo il Comitato e il suo portavoce, dell'ospedale «Paolo Borsellino».
Qui, secondo il Comitato, le disfunzioni sarebbero notevoli e segnerebbero un arretramento della sanità marsalese. Alla base di tale situazione il continuo depotenziamento che è in aperta antitesi al continuo incremento dell'utenza determinato dai residenti, dagli utenti che affluiscono dai piccoli paesi limitrofi e dal continuo afflusso di immigrati.
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