TRAPANI. "Rispetto alla problematica dei rifiuti solidi urbani abbandonati nei cassonetti e attorno alle isole ecologiche allocate nell'area industriale, il Comune di Trapani anzichè dare risposte alle aziende insediate, ognuna delle quali paga migliaia di euro all'anno per la Tariffa Rifiuti (Tari), minaccia la rimozione dei cassonetti, in assenza dei quali, peraltro, non si capirebbe il motivo di applicazione della tariffa rifiuti". L'Irsap, in una nota, «prende atto di tale decisione e valuterà le opportune determinazioni di
concerto con le associazioni di categoria, a tutela delle aziende insediate».
L'Irsap sottolinea «di avere già inoltrato due distinte note al Comune, a ottobre 2014 e a giugno 2015, alle quali non è mai arrivata una risposta da parte degli uffici comunali. Solo in ultima istanza, a tutela delle aziende insediate, del decoro dell'area industriale e nell'ottica di una necessaria collaborazione istituzionale, ha comunicato alla stampa la problematica». Nella nota si ricorda all'assessore al ramo del Comune di Trapani che con l'istituzione della Tari «la tariffa si applica alle utenze non domestiche espressamente individuate,tra l'altro, nelle attività industriali. Attività e imprese che pagano la tariffa a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e speciali assimilati, con una quota fissa evariabile in base al tipo di attività».
«Spieghino il sindaco, l'assessore e la dirigente, a queste aziende - conclude la nota - in cosa consiste il servizio da loro pagato, per risiedere in un'area che ricordiamo essere pubblica. Stesso discorso può riferirsi alla problematica della segnaletica e sicurezza delle strade. Le aziende insediate, così come la stessa Irsap, pagano al comune la relativa Tassa sui servizi indivisibili, Tasi».
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